Un territorio strategico e di confine, un luogo di scambio e di incontri

Riofreddo si trova in provincia di Roma, ai confini tra Lazio e Abruzzo a circa 65 km di distanza dalla capitale e a 750 m s.l.m lungo l’asse dell’autostrada Roma-L’Aquila. Oggi il paese è abitato da 770 abitanti. I comuni confinanti sono Cineto Romano, Roviano, Arsoli, Oricola (AQ) e Vallinfreda.

La stretta valle del fiume Aniene costituisce il confine climatico tra l’influenza continentale interna abruzzese e quella occidentale tirrenica che crea un clima del tutto particolare rispetto ai territori circostanti.

Nella zona nel corso dei secoli si svolgono commerci, transumanze, passaggi di eserciti, di briganti, di idee, di culti, di culture diverse, si costituiscono anche importanti vie di comunicazione sulle quali si sviluppano fiorenti commerci: un antichissimo tratturo pastorale, la Tiburtina-Valeria in epoca romana, la ferrovia alla fine del XIX secolo e l’autostrada verso la metà del XX secolo.

Il confine naturale facilita la costituzione di un confine politico così che il territorio, nel variare delle vicende storiche, è sempre stato alla frontiera fra popoli, governi e stati diversi. Oggi è al confine tra il Lazio e l’Abruzzo.

I primi abitanti conosciuti sono gli equi, popolo dell’Italia preromana stanziato nelle zone centrali appenniniche. Il territorio degli equi viene romanizzato tra il IV e il III secolo a.C. In epoche più recenti, i monaci benedettini (alcuni sostengono una origine basiliana, cioè ‘orientale’) fondano, tra l’VIII e il IX secolo d.C., il convento e la chiesa di s. Giorgio. La costruzione del castello e del borgo di Riofreddo risale alla fine dell’XI sec. ad opera della famiglia di Landolfo Colonna, "soldato" di Riofreddo e "signore" di Roviano. Il feudo ha importanza strategica, militare e commerciale.

Dalla seconda metà del XVIII secolo, Riofreddo, accentua la sua funzione di ‘crocevia di traffici’ resi particolarmente convenienti dagli accordi commerciali tra Stato Pontificio e Regno di Napoli. Le diverse componenti sociali ed economiche del paese, contadini, allevatori, pastori, artigiani, carrettieri e commercianti, proprietari terrieri sono legate da legami familiari che costituiscono anche la rete politica della comunità. Ognuna di esse elabora una identità culturale diversa, è portatrice di ‘saperi’ originali, è legata a particolari culti di santi, è ‘proprietaria’ per tradizione di specifici patrimoni musicali.

Alla fine dell’800, grazie alla costruzione della ferrovia, Riofreddo diviene un paese di villeggiatura. È una stazione climatica, e il cibo genuino, le montagne ricche di selvaggina, le attività vacanziere attraggono i villeggianti appartenenti all’alta borghesia romana. La presenza della famiglia di Ricciotti Garibaldi, figlio di Giuseppe Garibaldi e di Anita Ribeiro da Silva, costituisce anch’essa una attrazione.

Numerosi erano i notabili di origine riofreddana residenti a Roma e che mantevano stretti legami con il paese nativo. Tra gli altri il noto compositore Gaetano Donizetti (Bergamo 1797 - 1848) sposò Virginia Vasselli, nata a Roma il cui nonno, l’avvocato Francesco Vasselli era nativo di Riofreddo. Si pensa che Donizetti visitò il paese di sua moglie: si racconta che fu nel febbraio 1828.

I riofreddani dedicarono all’illustre ospite la loro piazza più bella.