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La flora e la vegetazione

L’interesse della flora e della vegetazione è determinato dalle particolari caratteristiche geomorfologiche e climatiche proprie del territorio posto in proseguimento  dell’allineamento della valle dell’Aniene  e vicino allo spartiacque tra il versante abruzzese e quello laziale.

Riguardo al primo aspetto, la Valle dell’Aniene costituisce una via di migrazione verso l’interno di elementi di flora e vegetazione mediterranea (leccio, terebinto, fillirea, etc.) che in condizioni extrazonali si pongono come presenze relittuali soprattutto sui versanti assolati delle grandi rupi; riguardo al secondo aspetto, si rileva lo smistamento tra l’influenza continentale interna abruzzese e quella occidentale tirrenica che determina la coesistenza di estese formazioni forestali tra di loro antitetiche, quali boschi xerofili di roverella su substrati calcarei, influenzati da stress climatici di tipo continentale e boschi mesofili di cerro e castagno su substrati profondi argillosi, influenzati al contrario dalle correnti umide temperate tirreniche.

La presenza locale del bosso individuata nel fosso della valle rivela la grande importanza fitogeografica del territorio, in quanto la specie può essere considerata nella Penisola un vero e proprio relitto e nel Lazio si possono contare solo pochissime stazioni puntiformi naturali.

Questi aspetti meritano di essere approfonditi dai ricercatori, nella prospettiva di trovare un collegamento con l’uso del suolo (coltivazioni, sfruttamento del bosco e del castagneto, rimboschimenti) e con le caratteristiche climatiche che rendevano il territorio un ameno luogo di villeggiatura.

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