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Contadini

Particolarmente dura era la vita dei contadini, anche se producevano i mezzi di sussistenza e, come gli allevatori e i pastori, in periodi difficili (per esempio durante i periodi di guerra), riuscivano a sopravvivere meglio degli artigiani.

I contadini possedevano la terra in quantità irrilevante e quella che lavoravano apparteneva ai grandi proprietari, tra i quali la Chiesa. I rapporti erano di colonìa, alla metà o alle tre. Chi “possedeva solo la vanga”, doveva affidarsi ai vaccari che venivano anche da altri paesi. I vaccari o bovari, possedevano i buoi e l’aratro, magari non avevano la terra, ma andavano a lavorare per altri, a opere, si spostavano anche in paesi limitrofi.

A Riofreddo i terreni lavorativi erano pochi ed erano soprattutto terreni di montagna. Tutti quelli che si potevano coltivare, anche i dirupi, i luoghi meno accessibili, erano coltivati a grano, farro, orzo, biada e fave.