Culture ed identità •
Musica e feste •
I carettieri •
Gli artigiani •
I contadini
Pastori e vaccari •
Oriundi e villeggianti •

 

L’identità familiare: la “strippigna” o “razza”

La strippigna (termine antico non più usato) o razza, indica la linea di discendenza maschile, legata a un patronimico, al nome o al soprannome del nonno e che risale nel tempo attraverso tre generazioni. La memoria familiare legata alle generazioni è corta, ma definisce una famiglia estesa, composta dal padre, dai figli maschi e dai nipoti.

In ambito più propriamente contadino, questo nucleo familiare costituiva un’unità produttiva e al suo interno si dividevano i compiti: chi faceva il bovaro, chi il pastore, chi il carrettiere, ecc. anche in maniera intercambiabile secondo le necessità. Gli artigiani, invece, erano più fortemente specializzati, e, le famiglie estese tendevano a creare una famiglia nucleare, soprattutto se al loro interno si esercitavano mestieri diversi e vigeva quindi una più netta divisione del lavoro. Nel caso padre e figlio facessero lo stesso mestiere, si sviluppava una stretta collaborazione, anche tra fratelli e, in particolare tra i sarti, tra marito e moglie.

La razza viene indicata con il pronome dimostrativo viji de’ (quelli di) o vissi de’ (questi di), che designa la linea di discendenza e un supporto di identità familiare. E’ definita con il nome del capostipite o con il suo soprannome, mai con il cognome, poiché questo denomina una parentela più allargata, a volte troppo lontana nel tempo per essere ricordata ed è comprensiva di varie razze.

Anticamente, si usava individuare la persona a partire dalla terza generazione riportando oltre il nome della persona designata, il nome del nonno e del padre, per esempio Felice de Michele de j’Africanu, Felice figlio di Michele figlio dell’Africano”. Il soprannome del nonno designa anche la sua discendenza o razza, come ad esempio viji o vissi de’ Piscione, vissi deju Cammeratanu, vissi de Dottore, ma anche vissi o viji de’ Francischellavissi de’ Gigetto lungu, e vissi de Pauluccione.

La strippigna o razza viene denominata a volte attraverso il mestiere, non solo come identificazione aggiuntiva, ma come designazione della famiglia stessa: viji de Giuvanni u sartu o viji della pecorara. In questo ultimo caso, in particolare, la razza definisce uno status professionale e sociale, che si estende all’attività lavorativa prevalente dei suoi membri. Infatti vi erano famiglie dedite quasi interamente e in modo specializzato alla pastorizia, all’allevamento o a un mestiere artigianale. Un tempo soprattutto, e a volte ancora oggi, saltando una generazione, “se rallevea”, si imponeva cioè il nome del nonno al figlio del figlio. La confraternita di s. Giorgio era l’associazione religiosa legata alla discendenza perché a essa si iscrivevano i primogeniti. La designazione del capo razza, nell’indicare la sua discendenza, svolge anche un ruolo mnemonico e ricorda le differenze di una razza dall’altra, evocando la sua storia attraverso vicende e aneddoti familiari.